DISINVESTIRE o NO i PROPRI INVESTIMENTI durante una CRISI FINANZIARIA?
In questo articolo cercherò di spiegarvi come funzionano i mercati finanziari e come si muovono durante le crisi.
Alcuni investimenti come i conti deposito, fondi monetari e titoli di stato vengono considerati investimenti sicuri, a dispetto degli investimenti in azioni, ma come insegna la storia anche questa che stiamo vivendo, non esistono INVESTIMENTI ESENTI da OSCILLAZIONI.
Nulla è del tutto sicuro quando si parla di investimenti, o meglio, nulla è esente da
rischi.
Lo so che molti PROMOTORI FINANZIARI o il vostro CONSULENTE in Banca vi avrà “scorrettamente” detto il contrario, vi avrà rassicurato sulla bontà dell’investimento, mostrato schede con grafiche con andamenti con il segno + con tre zeri, ma vi ripeto NESSUN INVESTIMENTO E’ ESENTE da RISCHI.
Ecco perché uno dei consigli migliori per gli investitori è diversificare il portafoglio per
contenere la volatilità, il rischio e i cambiamenti del mercato.
La scelta su quali investimenti fare oggi dipende sempre più dalle vostre esigenza, dalla vostra propensione al rischio e dal tempo a vostra disposizione.
Accumulare i soldi per comprare una casa, per pagare gli studi ai vostri figli o per costruirvi una rendita futura, sono tutti motivi validi per intraprendere un investimento, ma spesso richiedono strategie diverse.
In questo articolo però vogliamo parlare di tutti gli investitori che durante una “tempesta perfetta” hanno già degli investimenti in corso.
Cosa fare durante una CRISI FINANZIARIA se ho dei SOLDI INVESTITI?
L’oscillazione dei mercati e le ripercussioni sull’economia causata dal Covid-19 hanno
portato molti investitori ad agire d’impulso.
D’altronde non tutti gli investitori sono avidi calcolatori, ma, anzi, come dimostra la finanza
comportamentale, molti degli errori vengono compiuti in balia delle proprie emozioni e quale emozione è più potente della paura?
In momenti di particolare volatilità dei principali titoli, alcuni investitori tendono ad agire
d’istinto, vendendo le proprie azioni e obbligazioni e generando quello che viene chiamato
panic selling.
Sotto un fortissimo stress emotivo, l’investitore perde ogni tipo di razionalità e percepisce
che potrebbe perdere i suoi investimenti, provando la frenesia di sbarazzarsi di quei titoli in
fretta, convinto che continuare a tenerli nel suo portafogli possa portargli danni incontrovertibili.
In realtà, l’enorme errore è proprio lasciarsi andare a questo istinto: uno sbaglio che avrà
grandi ripercussioni sia per l’investitore che per il mercato finanziario stesso.
In scenari del mercato simili a quello a cui abbiamo assistito a causa del covid-19, il miglior
comportamento da attuare è rimanere sul mercato, l’esatto opposto della decisione di
vendere tutto e subito.
Perché, se è vero che in una prima fase i titoli possono crollare a picco, questa instabilità del
mercato potrebbe portare quegli stessi titoli a risalire in un secondo momento.
Il tempo, infatti, ripaga e farsi prendere dal panico potrebbe impedire all’investitore di godere
di futuri rialzi.
Il consiglio, quindi, per chi ha già investito è quello di non lasciarsi andare alla tentazione di vendere a miseri prezzi, ma anzi armarsi di pazienza e attendere il rialzo dei titoli per riflettere sulle opportunità di vendita.
E questo consiglio non vale solo per le incertezze degli investitori legate alla più recente
crisi, ma per qualsiasi futuro tumulto dei mercati.
Autore del blog e consulente finanziario