In questo nuovo articolo del blog vorrei sfatare la leggenda metropolitana che ci porta a credere che tenere i soldi sul conto corrente sia la scelta vincente e più sicura rispetto alla decisione di investirli in attività finanziarie.
Dopo i numerosi sacrifici fatti per risparmiare il nostro preziosissimo denaro lo vorremmo proteggere da tutti quei rischi che ne possono determinare una erosione o, peggio, una perdita sostanziale in termini di potere d’acquisto.
Al giorno d’oggi, molti risparmiatori tendono a non investire per paura e per diffidenza, mantenendo di conseguenza, i propri risparmi sui conti correnti per non farsi carico dei rischi. A questo punto, è essenziale porsi una domanda: “ È davvero così? I soldi sul conto corrente sono davvero al sicuro? ”
Purtroppo per tutti, il primo vero nemico del capitale non è assolutamente il mondo finanziario, bensì l’inflazione.
Inflazione: che cos’è?
L’inflazione è un indicatore molto importante che evidenzia una crescita generalizzata e continuativa nel tempo dei prezzi. Questo comporta una diminuzione del potere d’acquisto della moneta. Ecco perché si parla di erosione del potere d’acquisto.
In altre parole, l’inflazione produce una svalutazione del denaro, cioè con la stessa quantità di moneta si potranno acquistare meno prodotti e servizi.
Come si misura l’inflazione
Per calcolare l’inflazione, il primo passo è costruire un indice dei prezzi al consumo e in molti Paesi questo indice viene misurato dall’Istituto Nazionale di Statistica.
Nel caso dell’Italia, per esempio, se ne occupa l’ISTAT che, sulla base del paniere di beni e servizi, calcola l’indice dei prezzi al consumo. Gli indici usati sono due:
- l’IPC(indice dei prezzi al consumo) che misura i cambiamenti dei prezzi dei beni di consumo e servizio, come cibo e benzina;
- l’IPP(indice dei prezzi alla produzione) che misura la variazione media dei prezzi pagati dalle società per le materie prime utilizzate per produrre i beni.
Le cause dell’inflazione
Le cause dell’inflazione inizialmente si possono dividere in due gruppi:
- le cause endogene che hanno origine dai fenomeni che si verificano all’interno del paese in cui si nota l’aumento generalizzato dei prezzi;
- le cause esogene che provengono da altri Paesi con cui si intrattengono dei rapporti economici e finanziari.
Inflazione e risparmi
Gli economisti non sono concordi nel prevedere quanto potrebbe durare l’aumento dell’inflazione e quali livelli potrebbe raggiungere. Inoltre, la situazione non è omogenea nel mondo.
A prescindere da quello che succederà, una cosa è certa: se hai dei risparmi sul conto corrente, l’inflazione sta erodendo il potere d’acquisto.
Esiste un pericolo invisibile e silenzioso che minaccia i tuoi risparmi spogliandoli del loro reale valore. Questo pericolo si chiama inflazione.
La conoscenza approfondita degli effetti dell’inflazione sui tuoi soldi è un qualcosa a cui dovresti dare la massima importanza se vuoi sapere come proteggere i tuoi risparmi.
Come contrastare l’inflazione?
L’aumento dei prezzi nel tempo va combattuto ricorrendo ad una soluzione semplice, sicura e redditizia per le tue tasche: l’investimento. La migliore risposta alla domanda “come contrastare l’inflazione?” è quella dell’investimento, poiché grazie all’attività di investimento puoi far lavorare i tuoi risparmi per far in modo che crescano e producano altro denaro.
Attenzione però: non serve che tu debba per forza scegliere investimenti ad alto rischio. Ti basta creare un portafoglio che rispecchi le tue esigenze e che sia coerente con i tuoi obiettivi finanziari, evitando che le conseguenze disastrose dell’inflazione riducano il valore dei tuoi risparmi.
Ti stai chiedendo come scegliere l’investimento che fa per te? Semplice, rivolgiti a una figura esperta. Non lasciare che l’inflazione eroda i tuoi risparmi. Contattami, e insieme troveremo la soluzione che fa per te!
Autore del blog e consulente finanziario.
