Toro e Orso nei mercati finanziari: cosa rappresentano?
Nel gergo di borsa vengono spesso adoperate due vere e proprie allegorie che rimandano al comportamento di due animali di origini remote: il Toro e l’Orso.
Rispettivamente le fasi di rialzo e di ribasso dei mercati.
⁉️Ma perché la scelta ricade proprio su queste due figure?
La spiegazione più ovvia di tale simbologia è data dal come viene condotto “l’attacco” da parte di entrambi. Se riflettiamo, l’orso colpisce con i suoi artigli con movimenti dall’alto verso il basso, come le quotazioni di un titolo che scendono; di contro il toro attacca con le corna in un movimento dal basso verso l’alto, come i prezzi che salgono. La storia ci dice che tra il 1558 ed il 1603, nel neonato Regno Unito si tenevano spettacoli “barbari “ ma molto in voga, nei quali tori e orsi incatenati al centro di un ring, venivano aizzati da un branco di cani, mostrando così al pubblico le loro tecniche d’assalto. Quest’ultima sembrerebbe proprio un’analogia con gli odierni broker dei mercati finanziari.
🐻Il cosiddetto Bearish è l’investitore che si posiziona per trarre profitto dai ribassi; colui che fa riferimento ad un mercato ribassista e potenzialmente speculativo che compra allo “scoperto”.
🐂Il cosiddetto Bullish è l’investitore che incarna la fase di rialzo dei mercati; ovvero colui che compra strumenti finanziari in attesa di un aumento dei prezzi.
Insomma, entrambi gli oscillatori rappresentano un tentativo per misurare il potere degli acquirenti ( Bull) e dei venditori (Bears) identificando chi ha il potere nel mercato, in una continua battaglia per spingere i prezzi al di sopra o al di sotto del valore di quest’ultimo.
Autore del blog e consulente finanziario.
