Risparmio amministrato e risparmio gestito: le differenze

 

Quando si parla di risparmio gestito e risparmio amministrato non è raro fare un po’ di confusione. Spesso si tende a scambiare i due termini, ma in realtà la loro natura è estremamente diversa.

In questo nuovo articolo del blog cercherò di spiegarti quali sono le caratteristiche del risparmio gestito e del risparmio amministrato e le loro differenze.

Risparmio gestito

Il risparmio gestito è la somma di denaro che un soggetto, il risparmiatore, affida ad un intermediario. L’intermediario ha il compito di gestire la somma, affinché il cliente possa ottenere dei profitti. Il fine di questo metodo di investimento è, appunto, far ottenere un guadagno al cliente-investitore.

L’intermediario finanziario è di norma una banca, o una società di gestione del risparmio (SGR), questi soggetti si avvalgono anche del supporto del consulente finanziario.

Rientrano nella famiglia di strumenti finanziari comunemente chiamata risparmio gestito:

  • i fondi comuni;
  • le Sicav;
  • le soluzioni di tipo unit linked;
  • e le gestioni patrimoniali.

 Risparmio amministrato

Il regime del risparmio amministrato riguarda il caso in cui l’investitore opera in proprio le scelte di investimento e deposita i suoi titoli per il tramite di un intermediario generalmente attraverso un contratto di amministrazione e custodia senza tuttavia delegarne la gestione.

L’intermediario in questo caso si limita a mettere a disposizione del

cliente – investitore, il contenitore (chiamato dossier titoli) ma non entrerà nella gestione degli strumenti finanziari.

Tramite il risparmio amministrato si investe soprattutto in:

  • azioni
  • obbligazioni
  • e titoli di stato.

 Differenze

Nel risparmio amministrato l’intermediario si limita ad assolvere la funzione di sostituto di imposta, mentre le scelte di investimento restano tutte in capo al risparmiatore. Al contrario, nel risparmio gestito, il risparmiatore da un mandato all’intermediario, che ha il permesso di operare con i risparmi al fine di accrescerne il valore e ottenere un guadagno, rispettando però dei precisi limiti di operatività.

Risparmio gestito e risparmio amministrato sono, quindi, due modi di investire del tutto diversi.

Per chi non ha grosse conoscenze in materia di investimenti e finanza, sicuramente il risparmio gestito rappresenta un tipo di investimento più indicato. In questo caso le decisioni di investimento vengono prese con il pieno supporto di un professionista che cercherà di soddisfare al meglio il proprio cliente – risparmiatore, e le sue personali esigenze. Al contrario, il risparmio amministrato rappresenta di solito la strada percorsa da chi ha una significativa esperienza nel settore.

Affidarsi a un consulente finanziario

Nel definire come investire i propri risparmi è necessario considerare numerosi aspetti. In molti casi, la figura di un esperto può rivelarsi fondamentale.

In particolare, è bene ricordare che il consulente finanziario lavora con i clienti al fine di stare al loro fianco nel prendere decisioni importanti, offrendo una consulenza personalizzata e su misura, che mira ad aiutare i propri clienti-risparmiatori, a raggiungere i loro obiettivi attraverso una pianificazione di lungo periodo. In questo caso, quindi, la definizione degli obiettivi finanziari e la pianificazione finanziaria sono di fondamentale importanza.

Una volta stabiliti gli obiettivi e gli investimenti da sottoscrivere, il consulente si occupa di gestire la documentazione e la burocrazia legata agli investimenti. Dopodiché monitora l’andamento degli investimenti e informa periodicamente i propri clienti sull’andamento. Inoltre, è importante specificare che il consulente studia costantemente i nuovi prodotti immessi sul mercato così da poter consigliare al meglio sull’asset allocation futura.

Molto spesso svolgendo questa professione, ci si imbatte in persone che preferiscono gestire i loro risparmi in autonomia, senza sentire il bisogno di rivolgersi a un professionista che li aiuti nelle loro decisioni. Questo tipo di comportamento è dato dal fatto che le persone credono di poterlo fare meglio in maniera indipendente, senza alcuna competenza specifica nel settore finanziario.

La verità è che quando i mercati sono positivi, è molto facile ottenere risultati soddisfacenti. Invece, quando i mercati stornano in una fase negativa, molto spesso gli investitori perdono ingenti somme di denaro per la mancanza di una strategia e perché di solito non hanno portafogli ben diversificati. Ed è proprio per questo motivo che la figura del consulente finanziario è indispensabile per guidare il cliente nell’intraprendere scelte così importanti e preziose.

Il ruolo del consulente finanziario è di fondamentale importanza per tutti coloro che vogliono approcciarsi nel mondo degli investimenti in maniera mirata, tenendo ben presente i propri obiettivi, il proprio orizzonte temporale, e il proprio profilo di rischio.

Il fai da te molto spesso può rivelarsi pericoloso. Contattami e insieme troveremo il percorso di investimento adatto alle tue specifiche esigenze.

Solo insieme possiamo dare valore ai TUOI investimenti.

 

Fabrizio Oliva,

Autore del blog e consulente finanziario.

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